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Volsci

Extra
Popolo dell'Italia antica, di stirpe osco-umbra, e, nonostante le sue sedi storiche, più prossimo agli Umbri che agli Oschi. Disceso attraverso la valle del Liri nella regione pontina ai primi del sec. V a. C., si stabilì nel territorio compreso fra Velletri e Formia, e fra il mare e il fiume Sacco. Ancora nel sec. III, nonostante la ormai antica sovranità romana, a Velletri si usava negli atti ufficiali la lingua volsca, come ci insegna la "Tavola Veliterna" conservata nel museo di Napoli, che contiene un'importante iscrizione.


I Volsci devono dunque essersi staccati dagli Umbri abbastanza tardi perché prima di loro siano defluiti Sanniti e Sabelli; e abbastanza presto perché l'espansione sia politica sia culturale di Roma verso il paese dei Marsi spezzasse i legami fra Volsci e Umbri. Se si ammette che con il 600 a. C. i Sanniti erano ormai assestati nel Sannio e poco più tardi i Sabelli nella regione centrale dell'Abruzzo, si può fare corrispondere alla metà del secolo il periodo della migrazione dei Volsci dalla regione di Rieti per la valle dell'Imelle e del Salto fin verso il Fucino (dove già si erano stabiliti i Marsi), quindi, per la valle del Liri, nelle regioni dove storicamente li troviamo.


Le dizioni "Volsci Ecetrani", "Volsci Anziati" che si trovano nelle fonti, mostrano che ben presto si cominciò a distinguere fra Volsci della costa e Volsci dell'interno. Ma nulla prova che Volsci fosse il loro nome nazionale fin dalle origini: la base del nome è evidentemente etrusca e, nella regione pontina, insieme con i toponimi di Velitrae e Tarracina, costituisce un perfetto parallelo alle forme dell'Etruria propriamente detta Vel-athri (Volterra), Vols-inii (Bolsena e Orvieto), e Tarch-na (Tarquinia). "Volsci" possono dunque essere state chiamate popolazioni non ancora volsche nel senso nostro, parlanti etrusco o ausone, con le quali Roma aveva avuto fin da tempi remotissimi alternative di accordi e di scontri.


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