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No CyberBullismo
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CHE FARE

NoCyberbullismo

La scuola ha un ruolo importante nella prevenzione e nell’interpretazione dei segnali di disagio: parole d’ordine sono attenzione ed entusiasmo, rivolte alla crescita emotiva e non soltanto cognitiva degli allievi.

La presenza dell’istituzione scolastica deve consentire ai ragazzi di avere una valida alternativa alle comunità virtuali autoreferenziate che spesso escludono, se non laddove vedono come veri e propri antagonisti, le comunità degli adulti o dei genitori.

Gli insegnanti dovranno dunque cercare di sviluppare nei ragazzi una consapevolezza sul fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, potenziando le abilità sociali, con particolare attenzione alla consapevolezza emotiva e all’empatia (alfabetizzazione emozionale).
Dovranno promuovere il supporto tra pari anche attraverso percorsi mirati alla consapevolezza dei messaggi verbali, e soprattutto non verbali, che si trasmettono agli altri nella comunicazione quotidiana.

All’atto pratico, all’interno della scuola sarebbe bene costruire una rete di operatori, individuando un referente e un team a supporto, occuparsi della formazione dei docenti, dei genitori e dei ragazzi sui rischi del cyber bullismo, sui temi della legalità e della gestione delle relazioni e dei conflitti, adattare il regolamento scolastico che definisce chiare regole sull’utilizzo di cellulari a scuola, somministrare questionari rivolti agli alunni per monitorare l’andamento dei comportamenti di cyber bullismo, collegarsi ai servizi del territorio (in particolare Forze dell’Ordine, Servizi di Mediazione dei conflitti, Centri antidiscriminazione e antiviolenza).

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